Beentouch e la comunicazione emozionale. Intervista a Daniele Pecoraro.

01/03/2017 | Digitale

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Quanto comunichiamo, quanto siamo comunicativi? Questo il pensiero quotidiano nell’era dei social. Non facciamo altro che postare foto, storie, dirette, condividere stati d’animo; comunicando a più non posso ciò che succede durante la nostra giornata, usando tutti i social che abbiamo a disposizione dimenticando, a volte, il valore di questa azione.
Eppure, c’è chi pensa che comunicare sia tra le cose più belle al mondo e che tutti debbano poterlo fare nel modo migliore. Questa l’idea base che ha spinto alcuni ragazzi a dare vita a Beentouch, un’app di videochiamate innovativa, anzi “per comunicare senza confini” come si legge nel loro sito. Un’app che permette di vivere l’atto della comunicazione come un’esperienza unica, con qualsiasi tipologia di connessione e in qualsiasi parte del mondo. Le caratteristiche di Beentouch sono proprio consumi ridotti al minimo e una qualità dell’immagine e del suono impressionante. L’app permette, infatti, di poter comunicare anche in pessime condizioni internet, caratteristica che la rende unica nel suo genere.

Il team di Beentouch si costituisce nel 2014 e grazie alla call di Tim Wcap, sponsor della nuova edizione #SMDAYIT e ospiti alla startup competition dell’edizione 2016, l’idea è diventata realtà. Da novembre 2016 Beentouch è sul mercato internazionale a disposizione di tutti coloro che vogliono vivere la comunicazione come un’esperienza emozionale senza limiti di devices e distanze.

Per saperne di più, abbiamo incontrato Daniele Pecoraro, CMO di Beentouch, che ha risposto ad alcune nostre curiosità.

Come può Beentouch supportare il lavoro di un Social Media Manager e come si incastra nel variegato mondo dei social?

Siamo sempre attaccati allo smartphone, è vero o no? SMM e non, oggi questo oggetto è al centro della nostra comunicazione. È qui che agiamo con Beentouch. È ben più del solito software VoIP: abbiamo lavorato per renderlo molto performante anche dove altri software non funzionano. Immaginate di avere difficoltà a comunicare col vostro team o con i vostri clienti mentre state organizzando un piano editoriale o gestendo una crisi sui social media. Con Beentouch abbiamo sfornato un’app (presto sarà multipiattaforma) che permette di chiamare e videochiamare con una resa qualità/consumo migliore di altri concorrenti. Pensiamo ai paesi di Africa, Medio Oriente ed America Latina dove le connessioni non sono il massimo o, senza andare molto lontano, quando le nostre reti italiane lasciano un po’ a desiderare, soprattutto in mobilità.

Come nasce il team di Beentouch: come siete riusciti a lavorare insieme e dare vita alla vostra startup?


 La passione per la tecnologia e le competenze acquisite durante le lezioni di ingegneria informatica e le notti insonni passate a “smanettare” si incontrano con la voglia di mettersi in gioco. Con un pizzico di follia giovanile, Danilo e Alberto decidono di lanciarsi in questa avventura e ben presto attirano a sé Emanuele, Federica e Daniele. Ne abbiamo passate tante, dalle prime ricerche al prototipo, al percorso di accelerazione in TIM#WCAP, la gestione delle prime crisi, la cura delle relazioni con i partner (parliamo di TIM, Microsoft, Google, Facebook… e #SMDAYIT!). Oggi quel pizzico di follia si è trasformato in quantità industriali di entusiasmo e testardaggine. Siamo un team affiatato e ci sentiamo come una famiglia, di cui Beentouch stessa è componente.

Siete tutti molto giovani, dove vorreste essere tra 5 anni e quali sono le prospettive per Beentouch nell’immediato futuro e tra 5 anni?


ln Italia è facile dire che siamo giovani perché sommando le nostre età facciamo poco più di un secolo. In verità, se ci confrontiamo con i nostri colleghi nord-europei, americani ed asiatici siamo anche vecchiotti. L’età è un numero, quello che conta sono competenza e la determinazione! Con Beentouch nei due anni che sono passati abbiamo affrontato due lanci, uno in Italia ed uno globale, ed una lunga serie di soddisfazioni (con decine di problemi superati!). Adesso ci aspetta la parte più challenging: la distribuzione e la diffusione di Beentouch nel mondo, con maggiore attenzione nei mercati emergenti, focus del nostro lavoro. Tra cinque anni beh… ci vediamo felici di aver avuto un impatto positivo nella vita di milioni di persone grazie ad una comunicazione a distanza emozionale, affidabile e sicura, di cui un emisfero del mondo è stato privato fino ad oggi.

Perché un SMM dovrebbe scegliere Beentouch nella sua quotidianità lavorativa?


Il lavoro del SMM, e di chi si occupa di marketing digitale in generale, richiede elasticità e versatilità. Tra la creazione di contenuti e la gestione dei canali on the go, il concetto di “ufficio mobile” è comune più che mai, senza contare il lavoro in remoto. Comunicare a distanza in maniera affidabile ed efficace è fondamentale per poter svolgere il lavoro di tutti i giorni senza intralci. Beentouch nasce come app per chiamare e videochiamare con internet anche quando la connettività non è delle migliori. Si incastra perfettamente nel lavoro del SMM e nei team delle startup, i quali già oggi adottano Beentouch per i meeting a distanza in alta qualità, consumando anche poco internet durante le lunghe sessioni di brainstorming e di confronto.

Da questa chiacchierata sembra proprio che abbiamo a disposizione un nuovo strumento per comunicare senza limiti  e distanze. Un’idea che non è solo innovativa ma che può davvero cambiare la comunicazione di migliaia di persone, in un periodo storico dove tutti comunichiamo ma veramente pochi ci tengono a farlo bene.

Cosa fare adesso? Semplice, scarica Beentouch e provalo!

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