La realtà virtuale (VR) simula e ricrea l’ambiente che ci circonda permettendoci di interagire o di immergerci in un contesto nuovo e generalmente realizzato in 3D invece la realtà aumentata ( AR ) fornisce elementi virtuali che si sovrappongono al mondo reale, arricchendo la nostra percezione sensoriale mediante informazioni che non sarebbero percepibili ad occhio nudo.
Entrambe cercano di offrire un’esperienza nuova all’utente.
Quali sono i loro obiettivi?
Intrattenimento:
Influencer e bambini usano l’AR per passatempo o divertimento, più di una volta è capitato a giornalisti di diventare la notizia virale su internet che speravano di scrivere perché per errore hanno iniziato i loro servizi con filtri AR buffi personificando i panni di clown o di vari personaggi fantasy.
Business:
Molte aziende usano l’AR per fare brand awareness e aumentare le vendite con i nuovi shopping AR, alcuni esempi:
– Le lens di snapchat di Gucci ti permetteranno di provare differenti modelli di scarpe ( food tracking ) in realtà aumentata ed effettuare gli acquisti; tra non molto sarà possibile provare l’AR con il body tracking, quindi, usando l’intero corpo per interagire con le componenti con cui sono state costruite le lens di snap. Si spera che lo shopping si espanda verso questa strada in modo che l’abbigliamento potrà essere collegato allo shopping snap e magari lo potremo vedere nella prossima fashion week di Milano.
– Con i filtri instagram o facebook, per esempio, di StarBucks, realizzati da Chris Price, potrai provare i bicchieri dell’azienda di caffè in versione natalizia. Lo shopping non è ancora implementato sui social di Mark Zuckerberg, ma il suo arrivo è già stato annunciato dopo le ads in AR.
– Con le lens cosmetiche di pinterest potrai testare i colori e il brand del tuo rossetto preferito prima di acquistarlo, se sei curioso ecco alcuni nomi per provarle: Sephora, bareMinerals e Neutrogena appartenenti tutti alla l’oreal.
– In teoria anche tiktok ha progettato una piattaforma per la realizzazione di filtri per freelance o semplici hobbisti, ma, purtroppo, devo ammettere che da AR Creator è un progetto in sospeso, infatti ad oggi tiktok permette di crearli solo dai loro team AR interni.
– Ovviamente queste nuove tecnologie possono essere programmate per le applicazioni proprietarie pubblicate sui play store di ios e android.
Non è tutto oro ciò che luccica, i servizi in AR e VR applicati ai social media se sono stati costruiti in modo dozzinale e se non vengono implementati in una strategia marketing efficace, non vi aiuteranno nelle vendite o nell’avvicinare la vostra nicchia. Anzi, potrebbero farvi perdere follower su instagram e facebook se i filtri vengono riconosciuti scadenti dagli utenti.
La realtà virtuale “VR” sarà presto nelle case di tutti noi, oggi la trovate insieme alle console di videogame, Oculus oppure il Project Morpheus, che permette ai bambini di far parte di mondi fantastici in base al gioco scelto. La VR è associata anche a servizi di aziende per formare i dipendenti e fornire un’anteprima degli appartamenti da edificare.
Avrete sentito parlare sicuramente di Pokemon Go, un videogame della nintendo che ha spopolato in tutto il mondo. Ebbene, questo è un chiaro esempio di come la realtà aumentata si stia facendo largo
a partire dalle attività ludiche per poi spingere il target di riferimento agli acquisti e a servizi più complessi.
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Ora non hai più scuse per perdertelo.
Damiano Mansi
Augmented Reality Specialist