La pandemia ha portato grandi cambiamenti nel panorama lavorativo. Secondo il rapporto dell’Observatory Baremeter 2020, realizzato dal Gruppo Cegos, che ha coinvolto oltre duemila professionisti tra personale HR e dipendenti di quattro paesi (Italia, Francia, Spagna e Germania), emergono dati interessanti circa l’importanza e la necessità di incrementare il proprio set di soft skills.
Secondo i dati è emerso che, tra Digital Transformation e Pandemia, circa il 75% dei lavoratori italiani ritiene che sarebbe disposto a seguire corsi di formazione, anche al di fuori dell’orario lavorativo, per implementare le proprie soft skills.
Prendendo in considerazione “The future of job”, pubblicato dal World Economic forum nell’ Ottobre 2020, le competenze che cresceranno di importanza nel prossimo quinquennio sono soft skills, quali:
- Capacità di Adattamento
- Comunicazione digitale
- Remote Management
- Pensiero critico
- Flessibilità
- Resilienza
- Autogestione
- Problem solving
- Apprendimento attivo
Nel 2020 – come osservato da Emanuele Castellani, CEO di Cegos Italy & Cegos Apac – “le soft skills si sono trasformate da capacità essenziali per il futuro a capacità imprescindibili per il presente, e di conseguenza non si può che farle proprie per davvero”.
La pandemia di Covid-19 ha indubbiamente avuto innumerevoli ripercussioni sulle nostre abitudini e sulla nostra quotidianità e tra le quali emerge con forza l’accelerazione nella digitalizzazione.
Proprio questa grande accelerata della Digital Transformation del 2020 ha messo in risalto l’importanza delle soft skills che si sono trasformate in digital soft skills
Ma cosa sono le digital soft skills?
Per digital soft skills ci si riferisce a competenze trasversali che ci permettono di utilizzare in maniera efficiente gli strumenti digitali.
Tra le digital soft skills più richieste annoveriamo:
- Knowledge networking: capacità di identificare, filtrare, organizzare e condividere le informazioni presenti online sui social network e sulle community virtuali;
- Virtual communication: capacità di collaborare attraverso tecnologie digitali e gestire la propria identità personale;
- Digital awareness: capacità di utilizzare correttamente gli strumenti e i dati personali al fine di proteggere quelli digitali;
- Self Empowerment: capacità di padroneggiare i tools al fine di risolvere problemi tecnici.
Digitalizzazione e HR Gamification
Questo innovativo scenario lavorativo ha sottolineato l’importanza del ruolo degli HR nella trasformazione organizzativa. Gli HR Manager stanno utilizzando la strategia del Gamification come nuovo strumento per aumentare le performance lavorative, migliorare il welfare aziendale e per coinvolgere e stimolare al meglio i propri dipendenti nello sviluppare skills di Problem solving e collaborazione.
L’HR Gamification consiste nell’applicare tecniche comportamentali e motivazionali tipiche dei contesti ludici a situazioni di non-gioco.
In particolare, la HR Gamification è un ottimo tool per modernizzare i processi di scouting e formazione, rendendo così i processi di on-boardingstimolanti ed engaging sia per i canditati che per i dipendenti.
Un esempio di Gamification è la trasformazione stessa del processo di recruiting in un’esperienza di “Gaming” caratterizzata dalla premiazione dei canditati, durante le prime fasi di selezione, con veri e propri vantaggi fino ad arrivare allo step del colloquio finale. L’efficacia di tale sistema punta sull’indole competitiva presente in ogni persona quando si tratta del gioco.
Un utilizzo formidabile dell’HR Gamification è stato attuato dalla celeberrima Deloitte, azienda di servizi di consulenza e revisione contabile.
L’azienda ha digitalizzato il processo di on-boarding dei dipendenti che divisi in squadre e, insieme agli altri nuovi assunti, imparano a conoscere le procedure aziendali online.
Deloitte ha fatto un passo ulteriore verso la digitalizzazione e la gamificazione, creando un virtual tour degli uffici pensato come un vero e proprio videogame: i visitatori iniziano il tour partendo da un aeroporto per poi scegliere la propria destinazione. Una volta arrivati nella città scelta, possono recarsi nell’ufficio locale di Deloitte e interagire con i dipendenti presenti.
Digital Mindset
Oggi più che mai le competenze trasversali sono fondamentali, non solo per svolgere il proprio lavoro, ma per svolgerlo al meglio.
I grandi cambiamenti avvenuti nell’ultimo anno e la conseguente accelerata alla trasformazione digitale hanno comportato un riallineamento con nuove esigenze organizzative come la necessità di sviluppare e adottare un vero e proprio Digital Mindset, ovvero la capacità relativa all’inclinazione al cambiamento.
Questo termine non è stato coniato recentemente, ma già nel 2013 Vivianne Benke ne aveva proposto una definizione ben precisa:
“Il Digital Mindset è costituito da un insieme di conoscenze ed esperienze che ogni individuo ha sviluppato all’interno di una società sempre più digitalizzata e che vengono riconosciute e utilizzate per avere successo nell’ambiente digitale”.
Sviluppare il proprio Digital Mindest e migliorare il proprio set di soft skills è necessario per potersi muovere in maniera consapevole all’interno di situazioni in costante evoluzione come l’attuale mercato lavorativo che è espressione di una metamorfosi sociale, culturale e manageriale.
Anna Moschetta
Team – Digital Innovation Days