Ha giocato con la maglia numero 8, come mezz’ala di centrocampo, impegnata al massimo per far segnare i compagni. Giampaolo Grossi dice di sé:”Crescere nello sport di squadra mi ha aiutato molto nell’imparare a far parte di un gruppo. Apprendere a convivere con gli altri e rispettarne tradizioni, abitudini e volontà, è stato importante per la mia formazione culturale”. E’ una filosofia attenta alle diversità che quotidianamente applica in Starbucks Italia, dove è General Manager.
Un approccio modesto per essere al quarto posto dei manager con più followers su Linkedin (ne ha 48.500!), come riportato da Forbes nella classifica Top Ten dei CEO più seguiti. Giampaolo Grossi crede profondamente nel rispetto per gli altri, nella dignità di tutte le persone, nella perfezione, intesa in senso umano e di competenze, nell’attenzione e nella sensibilità per i dettagli, valori dai quali il mondo del lavoro non può prescindere.
Nasce a Firenze e, dopo varie esperienze internazionali nell’Hospitality, rientra in Italia dove approda in Starbucks a Milano. Dal calcio come sport di squadra, dalla sua famiglia e dalle vicissitudini della vita, impara valori umani che faranno parte per sempre della sua filosofia di vita. La sua impronta è visibile in Starbucks Reserve Roastery a Milano infatti, dove i collaboratori sono liberi di essere ciò che desiderano, sono ascoltati e considerati in quanto essere umani, indipendentemente da pregiudizi o preferenze. Sul palco di Digital Innovation Days, Giampaolo Grossi, racconterà il suo stile di leadership e la sua concezione di “luogo di lavoro inclusivo”: un luogo altro in cui si vive insieme, oltre alla casa e all’ufficio, accogliente, aperto a tutti. A noi ricorda un po’ il “terzo tempo” del Rugby, dove ci si scambia opinioni come succede tra amici… beh, allora ci vediamo sul palco di #DID2022!
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