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Metaverso: quali opportunità di business?

Indice dell'articolo
Team Bebit nel Metaverso def copia | Digital Innovation Days

Il Metaverso non è il futuro, è il presente. 

Stando a Google Trends, “Metaverse” è uno degli argomenti tra i più ricercati al mondo da novembre 2021 e, a conferma dell’interesse verso il Web 3.0, c’è la tendenza di molti brand a volere capire quali opportunità possa offrire e per quali ambiti possa essere interessante. La risposta è che le possibilità offerte sono moltissime e che è potenzialmente applicabile a qualunque tipologia di business, purché alla base ci sia un obiettivo chiaro e definito.  

Approfondiamo il tema con la Factory di Bebit, la digital agency di Libera Brand Building Group, che offre consulenza e servizi per entrare nel Metaverso.

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I motivi per cui investire nel metaverso, come dicevamo, sono molteplici, ma al tempo stesso raggruppabili in quattro macro-aree:

1. Posizionamento e know how.

Definire un nuovo posizionamento di brand in termini di innovazione e aumentare le competenze rispetto alle nuove tecnologie permette di essere percepiti come “innovatori” da parte degli utenti, porta a stabilire un nuovo legame con il brand, ad attivare un nuovo modo di comunicare. In un’epoca di continue e giornaliere evoluzioni come questa, stare al passo con i tempi è più che mai fondamentale per la vita delle aziende. Un esempio di azienda che ha lavorato in questa direzione? Heineken con il suo Silver Metabar, il primo Metabar al mondo, lanciato dopo aver presentato la sua nuova birra “Heineken Silver” nel Metaverso. In realtà, il metabar esiste nel mondo reale e si trova a Milano, ma quello che fa la differenza è ciò che il Heineken ha voluto ricreare al suo interno: un temporary bar, che è stato aperto dal 7 al 10 aprile e che ha visto come ospiti numerosi artisti del panorama musicale, di cui lo spazio è costituito da display interattivi, menu digitali, ologrammi e specchi speciali che trasformano gli abiti di chi ci si specchia. Un luogo reale dove immergersi nel virtuale, la cosiddetta esperienza phygital resa possibile in un’operazione unica al mondo. È così che il brand olandese ha voluto riflettere l’approccio pioneristico e il DNA innovativo dell’azienda che guarda al futuro e alle nuove generazioni.

2. La meta-economy.

Aprire un nuovo canale di vendita. Il metaverso rappresenta a tutti gli effetti una nuova opportunità di business, in cui è possibile ampliare la propria rete e vendere oggetti, prodotti, accessori, abbigliamento, avatar e l’accesso ad esperienze esclusive attraverso la tecnologia blockchain e l’uso di TOKEN e NFT.

Ma davvero gli utenti sono pronti a questo? Secondo una recente ricerca condotta da SWG per Italian Tech (Gruppo GEDI) nel febbraio 2022, che ha visto coinvolto un campione rappresentativo nazionale di 1.000 soggetti tra i 14 e i 75 anni, il 42% degli italiani (specie i “Millennials”) crede possibile ed è ben disposto ad acquistare nel metaverso. Occorre quindi cogliere questa opportunità posizionandosi come pionieri, un po’ come era successo a fine anni ‘90 con gli e-commerce. 

Le società Walmart e Nike stanno lavorando proprio in questi senso.

La prima, Walmart, ha depositato diversi nuovi marchi con l’obiettivo di produrre e successivamente vendere beni virtuali. La seconda, Nike, è stata tra le prime ad avventurarsi nel metaverso, creando la sua “Nikeland” su Roblox. Al suo interno, oltre a proporre e vendere le riproduzioni virtuali dei grandi classici come le Air Force 1, ha lanciato dei prototipi di scarpe e capi di abbigliamento per farle provare agli utenti del metaverso prima di avviare la produzione in quello reale. 

3. Intercettare e comunicare con una nuova audience

Attivare un nuovo canale di comunicazione, e in particolare abbracciando un’audience tra le più affascinate dall’universo gaming e desiderose di innovazione: la generazione Z. D’altronde è proprio la GenZ che ha introdotto alcune tendenze socio-culturali nel modo di intendere la propria identità e le possibilità di socializzazione, aprendo così a nuove opportunità. Per la maggior parte di questi utenti, il metaverso è infatti visto come la naturale evoluzione dei social media. Posizionarsi nel metaverso permette dunque di farsi conoscere e di creare un legame con una nuova generazione di utenti, tutta digitale.

Probabilmente è anche tenendo conto di questo aspetto che HSBC, uno dei più grandi fornitori internazionali di servizi bancari e finanziari, è entrato in The Sandbox. Ha di fatto acquistato una LAND (terreno) e siglato un impegno con le comunità sportive nel metaverso per co-creare esperienze educative, inclusive e accessibili a tutti.

4. Meta-Storytelling.

Realizzare uno storytelling in modo innovativo e, grazie alle infinte possibilità narrative, offrire esperienze e contenuti irreplicabili, unici e immersivi. Nel metaverso è possibile ad esempio lanciare nuove collezioni o promozioni speciali, raccontare i propri contenuti storici, educativi e valoriali in una veste completamente nuova e esperienziale. 

L’ingresso di Gucci su Roblox con il suo “Gucci Town” ne è un esempio. All’interno dello spazio è possibile acquistare le repliche virtuali dei prodotti iconici della Maison e anche co-personalizzarli. Come dice il brand stesso, questo è “un luogo che permette di conoscere meglio la Maison, il suo patrimonio e la visione creativa.

Come è possibile evincere da questo primo sguardo dato al Web 3.0 e alle sue applicazioni, le possibilità di comunicazione, vendita, interazione che offre il metaverso sono infinite, così come sono potenzialmente vaste le aree di applicazione: dall’intrattenimento e il gaming all’e-commerce o il live shopping, dall’assistenza clienti al marketing interno e all’education. Questo nuovo mondo non ha limiti di espansione e accoglienza, al contrario, rende possibile realizzare idee innovative e sorprendenti. Non resta che immergersi e riflettere su come cogliere le opportunità per il proprio marchio. 

Per approfondimenti contatta bebit.it

Roberto Botto. Ceo e Co-founder di Bebit, società di Libera Brand Building Group

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