Rivitalizzare i quartieri con una rete di imprese: la scommessa di Balduina’s.

03/08/2017 | Innovazione, Sostenibilità

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Chi vive in città, leggendo questa intervista, si ritroverà nelle parole di Giovanni. Un giovane imprenditore che ha voluto credere in un sogno: portare alla rinascita il quartiere in cui è nato. Una storia che ti racconterò attraverso le sue parole e che sembra proprio auspicare ad un lieto fine.

Questa settimana, risaliamo lo Stivale per fare tappa a Roma, dove a farci da cicerone troviamo Sara Duranti che in questa intervista ci racconta la scommessa di Balduina’s per rivitalizzare il quartiere di Roma.

Rivitalizzare i quartieri con le reti di impresa


Nel 14° municipio di Roma, vi è una zona che si chiama “Balduina” con ben 42 mila abitanti (quasi quanto una cittadina come Frosinone o una città come Campobasso) e poco più di 3km2 .
Qui, su iniziativa di alcuni residenti e con la promozione di Giovanni Tufani di Seedble , si è intrapresa una strada di rinascita del quartiere, uno Smart Neighborood. Mi faccio raccontare di cosa si tratta.

Ciao Giovanni, molto interessante il progetto di Smart Neighborood di cui ultimamente ho letto sui canali social di Seedble, la company della quale sei uno dei founder e di Spremute Digitali – Magazine Online con il quale collabori. Di cosa si tratta, puoi dirci qualcosa di più?

Ciao Sara, innanzitutto grazie per questa intervista, con Seedble stiamo portando avanti un progetto che vuole riqualificare il quartiere Balduina che si estende per oltre 3 km quadrati e con una popolazione di oltre 45000 abitanti (NDR se fosse una città sarebbe circa la 150esima in Italia per popolazione) rendendolo un quartiere smart e aumentandone il benessere a livello economico e sociale.
Il progetto prende il nome di Balduina’s, dove la s del genitivo sassone prende l’accezione di Social, Shopping e Service.

Ci sono motivazioni particolari che ti hanno spinto a scegliere il quartiere Balduina rispetto ad altre zone o comuni?


Per rispondere a questa domanda, dovrò assumermi il rischio di andare contro ad un vecchio proverbio latino che recita “Nemo Propheta in patria (sua)”. Infatti per me Balduina è più di un semplice di quartiere di Roma, è il quartiere dove sono nato, dove ho fatto le scuole e dove ho avviato due attività, una di ristorazione e un’altra di servizi alle imprese (ndr Seedble).
Ma al di là dell’aspetto emotivo, quello che mi ha spinto a scegliere questa zona è stato sicuramente l’evoluzione che il quartiere ha subito negli ultimi anni. Nonostante infatti sia a 5 minuti dal centro (a San Pietro ci si arriva tranquillamente a piedi) e sia un quartiere benestante, Balduina presenta delle criticità che con il nostro progetto vogliamo risolvere; in via non del tutto esaustiva possiamo sottolineare una scarsa presenza di un tessuto commerciale e imprenditoriale, una assenza di luoghi e attività di aggregazione, una mobilità malfunzionante (scarsi collegamenti con mezzi pubblici, traffico, assenza di parcheggi) e un degrado degli spazi verdi.

Aiutaci un po’ a capire meglio nello specifico da cosa pensate di iniziare.


Per prima cosa da buon advisor prima di iniziare dobbiamo procedere con un’analisi in profondità di quello che sia lo status quo attuale. Superficialmente sappiamo quali siano i problemi, ma non sappiamo per alcuni di questi, quali siano le cause dal quale scaturiscono. A tal proposito per prima cosa, investiremo tempo e risorse per effettuare un’indagine sulla popolazione e sulle aziende per comprenderne a fondo le dinamiche, e per capire quali siano le reali necessità e desideri.
Al termine di questa indagine andremo a costruire un indice di qualità della vita basato su parametri quantitativi e qualitativi, che utilizzeremo per monitorare i progressi e i risultati che le nostre attività avranno su parametri oggettivi e soggettivi.
Una volta effettuata questa analisi e studiati i risultati quali saranno gli step successivi?
Abbiamo molte idee e iniziative che vogliamo mettere in piedi, e se dovessi raccontarle tutte in questa intervista non basterebbero ore. Posso però dirti che suddivideremo le iniziative per “cliente” target, ovvero porteremo avanti in contemporanea attività per le aziende e attività per i cittadini.
Lato aziende andremo a costituire una rete di imprese, che si occuperà di supportare
gli imprenditori per affrontare senza soccombere il processo di digital transformation che sta investendo il modo di fare impresa. Lato cittadini, cercheremo di dare una risposta reale alle loro necessità cercando di portare l’efficienza dove purtroppo non c’è.

​Da​ questa tua ultima frase mi sembra che tu ti riferisca a quei settori nei quali il pubblico non riesce a performare, giusto?

Sì Sara, hai centrato perfettamente il punto, quando si parla di mobilità, sicurezza, decoro urbano e socialità il pubblico dovrebbe generare valore e non inefficienza, noi con la nostra attività cerchiamo di inserirci dove il pubblico non arriva. Questo non vuol dire che vogliamo sostituirci, anzi; ci auguriamo che la nostra attività sia di esempio al pubblico e che lo sproni a migliorare e magari a lavorare al nostro fianco.
Scusami se sono un po’ provocatoria, ma da quello che mi hai raccontato la vostra sembra una iniziativa lodevole, ma non si discosta di molto da quello che può essere un programma elettorale di qualche partito politico o delle attività di qualche associazione civica? Cosa c’entra la parola Smart? Che rapporto ha il vostro progetto con la tecnologia?

Nessuna provocazione anzi grazie per questa domanda.
La tecnologia è per noi alla base di tutto il progetto. Il vero valore di Balduina’s sarà quello di raccogliere, analizzare e organizzare i cosiddetti Big Data al fine di poter effettuare delle scelte e delle azioni che siano guidate non da un’idea, ma da dei dati. Abbiamo allo studio un sistema di identità univoco (per capirci un po’ come SPID) con il quale cittadini e imprese potranno accedere ai servizi che metteremo a disposizione. Effettueremo inoltre, nel periodo di indagine, un monitoraggio della mobilità mediante l’utilizzo di alcuni sensori di ultima generazione collegati ad un sistema software che quantifica e traduce in dati tutto quello che accade (passaggio persone, auto, motorini, biciclette, autobus etc..)Inoltre sempre rimanendo in tema di tecnologia, vorremmo far si che Balduina’s diventi un quartiere startup friendly, e saremo pienamente disponibili a mettere a disposizione tutte le informazioni e gli utenti per eventuali fasi di validazione e di test di mercato.

Come pensate di finanziare queste attività?

Chi ben comincia è a metà dell’opera… Il progetto Balduina’s è stato presentato alla regione Lazio alcuni mesi fa, ed è risultato vincitore del bando sulle reti di imprese e potrà beneficiare di un contributo a fondo perduto di 100k che servirà per dare il boost iniziale. Dopodichè le eventuali altre risorse che saranno necessarie verranno reperite con campagne di crowdfunding ad hoc, e coinvolgendo aziende e investitori che vorranno credere nel progetto e scommettere insieme a noi. Inoltre Balduina’s fornirà alle aziende e ai cittadini servizi a prezzi competitivi con i quali introiti si potrà finanziare la crescita e lo sviluppo.

Chiunque voglia ulteriori informazioni sul progetto può seguirci sul nostro sito www.Balduina.org oppure contattarmi alla mia mail giovanni​.tufani@seedble.com.

Ilenia Dalmasso

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