Home / Blog / Accogliere la sfida: la potenza del “ GROWTH MINDSET”
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Carol Dweck, professoressa di psicologia a Stanford, ha individuato, dopo studi decennali (Dweck, 2012), due mindset per descrivere le convinzioni fondamentali che le persone hanno sull’apprendimento e sull’intelligenza: growth mindset vs fixed mindset.

Per chiarire meglio ciò che queste definizioni rappresentano, riporto un episodio che la dott.ssa Dweck racconta, risalente agli esordi della sua carriera.

<L’obiettivo era vedere come i ragazzi affrontassero le sfide e le difficoltà, e decisi di dare a bambini di 10 anni problemi un po’ troppo difficili per loro. Alcuni dei bimbi reagirono in modo sorprendentemente positivo: anche se non riuscivano a risolvere i problemi proposti, dicevano cose tipo, “Adoro le sfide” oppure “Bello poter imparare di più.” Altri studenti invece percepirono il compito come troppo difficile, un evento tragico e catastrofico, sentirono la loro intelligenza messa alla prova e giudicata male, e fallirono. Il primo gruppo di bambini aveva quello che si chiama “growth mindset”, una mentalità orientata alla crescita. Il secondo gruppo preferiva arrendersi alla tirannia del “non sei capace”, e questo si definisce “fixed mindset”,mentalità bloccata. Alcuni dei bambini del secondo gruppo addirittura dissero che in futuro avrebbero copiato, invece di studiare di più. Altri preferirono guardare a qualcuno peggiore di loro, per sentirsi almeno un pò bravi.>

Growth vs fixed mindset.

Le persone che hanno una mentalità fissa evitano il conflitto, credono che le loro qualità base, i loro talenti innati siano stati dati in una certa quantità e che siano abbastanza forti per avere successo. Il loro problema? Vogliono sempre apparire intelligenti perché, credendo di avere un livello di intelligenza fisso, immodificabile, il rischio di sembrare stupidi agli occhi degli altri è per loro inaccettabile. Associano lo sbaglio al fallimento, da cui non è possibile riscattarsi. Non ritengono di poter crescere o migliorare. Per questo tipicamente amano documentare tutte le loro vittorie passate, come dei trofei.

Le persone con un mindset crescente invece, credono che tutto si possa fare con la pratica, lo sforzo, la perseveranza. Amano imparare, credono che nella vita ci siano infinite opportunità. Per loro, le abilità e i talenti che hanno di base sono solo un punto di partenza per lo sviluppo del loro potenziale.

Intelligenti si nasce o di diventa?

I recenti progressi nelle neuroscienze ci hanno mostrato che il cervello è molto più malleabile di quanto avessimo mai immaginato e una mentalità crescente non è impossibile da sviluppare.

Quando gli studenti credono di poter diventare più intelligenti, capiscono che lo sforzo li rende più forti. Pertanto mettono in più tempo e impegno, e questo porta a risultati migliori.

In un famoso discorso che Dweck tenne in un TED, la psicologa ha parlato esplicitamente del potere del “NOT YET”. Ma che cosa significa?

Il concetto dell’ancòra (not yet) promuove l’idea, davvero potente, che ciascuno di noi si trovi su una curva di apprendimento individuale, e che possa migliorare e sviluppare continuamente le proprie capacità per poter realizzare in futuro cose che oggi non riesce ancora realizzare.

Piuttosto che pensare di non essere bravo a fare qualcosa, è bene esortare se stessi o le persone che ci stanno vicine ad aggiungere “ancora” alla fine della propria affermazione.

“Non sono bravo a cucinare” diventa “Non sono bravo a cucinare ancora”, affermando così la consapevolezza di poter migliorare con lo sforzo e con l’impegno.

Come stimolare il Growth Mindset?

  • Non smettere mai di imparare, fissando un nuovo obiettivo per ogni obiettivo raggiunto. L’apprendimento continuo, la volontà di aggiornarsi, la motivazione a tagliare un nuovo traguardo sono caratteristiche fondamentali per sviluppare un mindset crescente. Ritagliarsi 10 minuti al giorno per imparare qualcosa di nuovo, può essere un buon metodo per migliorarsi.
  • Non importa il risultato finale ma il processo. Qualsiasi crescita è un processo, non una mèta. È lungo il percorso che si verificano le cose più importanti da imparare e si apprendono lezioni inaspettate.
  • Imparare a dare e ricevere delle critiche costruttive. La critica, se detta con gentilezza, è uno spunto di riflessione e stimolo per migliorare e lavorare sulle proprie debolezze.
  • Le sfide sono delle opportunità. Prendere delle decisioni difficili, sfidare noi stessi e i nostri limiti, uscendo dalla zona di comfort può condurre a compiere cose nuove e grandi. Non esiste fallimento!

Elisa Russo

Ambassador Digital Innovation Days | Web Marketing

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