I post 3D su Facebook si migliorano grazie al formato glTF

03/02/2018 | Digitale

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Sono stati introdotti a ottobre 2017 ma Facebook ha deciso di migliorarli, ecco tutto quel che c’è da sapere sui post 3D.

Da qualche giorno infatti il padre dei social network ha introdotto il supporto al formato glTF 2.0, con cui si potranno condividere oggetti 3D più realistici e dettagliati. Gli utenti hanno quindi la possibilità di postare sul news feed oggetti tridimensionali con i quali è possibile interagire con il mouse o il touch.

I possibili utilizzi dei post tridimensionali sono potenzialmente infiniti. Il primo, e più ovvio, è poter realizzare modelli 3D dei prodotti da promuovere permettendo agli utenti di manipolarli e scoprirli a 360°. A tal proposito il portale di e-commerce dedicato a mobili e arredo Wayfair ha colto la palla al balzo realizzando modelli tridimensionali di alcuni ambienti con mobili in vendita nel suo store online. Questa novità è una preziosa opportunità da cogliere al volo per le case sviluppatrici di videogiochi, per il settore dell’entertainment e come detto per la pubblicità.

Scopriamo di più sulle tecnologie che permettono tutto questo

Nato nel 2016 glTF 2.0 è l’acronimo di GL Transmission Format ed è l’estensione file che permette di elaborare in maniera semplice dei file standard, rendendoli 3D. Non a caso è anche chiamato il Jpeg delle immagini 3D. Permette inoltre di comprimere le dimensioni di modelli e rendering senza comprometterne la qualità. 2.0, invece, è la versione rilasciata nel 3 marzo 2017 che inizialmente era supportata solamente da programmi meno professionali come Paint 3D e Viewer 3D. Come detto l’estensione glTF 2.0 permette di condividere oggetti più realistici e dettagliati. Supporta textures, illuminazione e tecniche di rendering che puntano al realismo. Dalle ombre alle sfumature, dalle “bombature” alle linee squadrate, dal ruvido al lucido e dal metallico all’effetto soffice o vitreo. Insomma le potenzialità sono infinite.

In concomitanza con il lancio dei post 3D, Facebook ha anche implementato nuove Graph API. Queste consentiranno di creare e importare i rendering e modelli 3D dei post Facebook all’interno di app di terze parti. Sarà inoltre possibile abilitare i contenuti 3D dal proprio sito Web o da software a comparire automaticamente in 3D quando vengono condivisi su Facebook.

Il colosso blu ha anche dei partner a supporto di questa iniziativa, Sony è uno dei principali. I possessori di smartphone Xperia XZ1, Xperia XZ1 Compact e Xperia XZ Premium con Android 8.0 Oreo possono creare gli oggetti con l’app 3D Creator e pubblicarli direttamente sul social. Da web, invece, si possono condividere oggetti direttamente dalla galleria web di Oculus Medium e presto anche da Google Poly. Presto tutti i  software di modellazione si allineeranno e supporteranno questo formato rendendone possibile la condivisione su Facebook.

Ma dove vuole arrivare Facebook?

Questa implementazione fa parte di una più ampia strategia che Facebook sta attuando da anni: mettere a disposizione dei suoi utenti contenuti tridimensionali sempre nuovi e con un alto livello di interattività. Questi oggetti andranno a comporre un mondo senza interruzioni tra online e offline. Le persone, infatti, potranno condividere esperienze sempre più coinvolgenti e oggetti 3D. Il tutto attraverso VR, AR e Facebook, desktop, smartphone fino al visore per la realtà virtuale. Si andrà a creare un vero e proprio ecosistema 3D multipiattaforma, come l’ha definito Aykut Gönen al lancio sul blog per gli sviluppatori.

Questo progetto non è del tutto una novità. Ricordate nel 2014 l’acquisizione di Oculus Rift per 2 miliardi di dollari da parte di Facebook? Ed è appena di un anno fa l’arrivo di Hugo Barra a Facebook in qualità di capo del progetto realtà virtuale del social network.

Come detto fa tutto parte di un progetto di Mark Zuckemberg per creare una piattaforma ad hoc per realtà virtuale e mista. Si chiama Facebook Spaces ed è stato annunciato a F8 nel gennaio 2017. Un’applicazione di realtà virtuale che consentirà agli utenti di trovarsi in uno spazio interattivo dove poter condividere e visualizzare contenuti come video e foto a 360°.

Il colosso vuole sicuramente far colpo sui creators, fornendo loro uno strumento unico, ma soprattutto risultare ancora attraente agli occhi degli utenti più giovani e di tutti coloro che pian piano stanno abbandonando la piattaforma.

Si traggono sempre maggiori benefici a sperimentare per primi.

Infine i 4 modi per condividere un post 3D su Facebook per iniziare a sperimentare e spiccare nella news feed dei vostri amici o seguaci.

  • Creare un post 3D a livello di codice con la nostra API di post in 3D.
  • Condividere un link da una pagina web con i tag dei metadati di Open Graph Sharing.
  • Condividere una risorsa locale su un dispositivo Android utilizzando l’azione di condivisione nativa di Android.
  • Drag and drop di un asset nel Post compositor di Facebook.

Si possono generare modelli 3D adatti a Facebook in quasi tutti i programmi di creazione di contenuti come Blender, Modo, Maya o dai motori di gioco e salvarli con il formato glTF.

Le applicazioni sono infinite: prodotti, testi, loghi, scenari… insomma l’unico ostacolo per sfruttare questa nuova feature di Facebook è solo la vostra fantasia.

Avrete sicuramente notato che molti brand famosi si stanno cimentando nella sperimentazione di questo nuovo strumento. Lego, Jurassic Word, Peroni e Crash Royale per citarne alcuni.

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