La sovranità digitale europea per liberare tutte le potenzialità del cloud

03/10/2022 | Innovazione

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In un contesto in cui nubi minacciose si addensano sul futuro dell’economia dei paesi europei, il mercato del Cloud registra a livello globale – ma anche nel nostro Paese – una crescita a due cifre, con un giro d’affari che entro il 2025 sfiorerà quota 170 miliardi di dollari, mentre nei prossimi due anni il 45% della spesa IT delle imprese a livello globale sarà destinato al passaggio al Cloud.

Per questa ragione, e sebbene il 70% del mercato europeo del cloud sia oggi appannaggio di 3 provider americani, l’Europa si trova in una posizione unica per stabilire un nuovo equilibrio e conseguirne il pieno valore in un mercato che dovrebbe superare per volumi quello delle Telecomunicazioni già nel 2027.

Proprio in questo contesto si inquadra l’impegno di OVHcloud per la sovranità digitale, attraverso il sostegno alle attività promosse dai poteri pubblici europei e dalle associazioni professionali che difendono la sovranità digitale in Europa, ma soprattutto come membro fondatore delle associazioni CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe) e del progetto GAIA-X, il cui obiettivo è garantire la sicurezza, l’interoperabilità, la trasparenza e la fiducia necessarie all’utilizzo corretto dei dati. 

Un’attività intrapresa ormai da diverso tempo e che ha conosciuto un’intensificazione nel corso dell’ultimo anno e mezzo, con i due eventi tenutisi all’Ambasciata di Francia in Italia nel 2021 e nel 2022. In particolare, nel recente “Consensus di Roma” che ha riunito rappresentanti istituzionali, esperti ed esponenti del settore provenienti da vari paesi europei, sono stati concordati quattro pilastri fondamentali, da svilupparsi in tre fasi principali, per far progredire ulteriormente la sovranità digitale europea.
Gli ambiti riguardano:

  • Norme e Regolamenti per un ambiente condiviso, sicuro e fondato su principi, con regole uguali per tutti i player, in particolare per quanto riguarda la sovranità dei dati, con uno schema che funga da esempio a livello globale
  • Ricerca e Sviluppo da sostenere stimolando ulteriormente la consolidata attività di R&D europea e attraverso la fusione sinergica del settore pubblico e di quello privato, in un continuo rapporto di emulazione reciproca
  • Finanziamenti e Gare al fine di erogare finanziamenti strategici, sostenibili e a lungo termine per contribuire alla nascita di veri e propri leader europei di respiro globale.
  • Istruzione e Formazione per garantire che i cittadini, i leader aziendali e le istituzioni siano in grado di compiere scelte sicure ed efficienti, che assicurino la sovranità digitale per tutti.

Imponendo questa accelerazione, il percorso definito dal Consensus di Roma sarà fondamentale per disegnare un’offerta cloud etica, supportata da comunità più forti. Questo nuovo orizzonte deve essere reso possibile attraverso obiettivi sostenibili ambiziosi, forti responsabilità sociali, una solida conformità ai più alti livelli di certificazioni, promuovendo la crescita delle soluzioni digitali più promettenti come e-health, IoT, intelligenza artificiale, Quantum Computing, fino alle Smart city.

Il contributo di OVHcloud 

Nel concreto, un Cloud sovrano è prima di tutto un Cloud fornito da un provider che si impegna a non utilizzare in alcun modo i dati dei propri clienti. Questa responsabilità è parte integrante della proposta di valore di OVHcloud, pure player e specialista del Cloud, che non svolge attività in altri settori che possono fare concorrenza ai propri clienti. OVHcloud si è impegnata nella creazione di un Cloud di fiducia, per contribuire alla protezione della sovranità industriale. Nel 2020 ha, infatti, inaugurato il programma Open Trusted Cloud con l’obiettivo di creare un ecosistema di soluzioni SaaS e PaaS in un Cloud aperto, reversibile e affidabile con tutti gli attori del digitale. Queste iniziative mirano a sfruttare al meglio gli ecosistemi europei e a incoraggiare circoli virtuosi.

Un modello industriale unico

Da oltre 20 anni, OVHcloud sviluppa un modello di attività industriale integrato che le permette di gestire totalmente la propria catena di valore: costruzione e gestione dei datacenter, progettazione dei server e dei rack informatici nella fabbrica di Croix (Hauts-de-France), utilizzo di una propria rete in fibra ottica globale. Questa gestione logistica permette di garantire la sovranità di dati e servizi estesi, grazie al controllo della catena di approvvigionamento. Inoltre, limita le dipendenze tecnologiche a livello di fornitura ed esternalizzazione. Una capacità di sostenere lo sviluppo dell’attività dei clienti che è stata dimostrata anche in periodi complessi, come ad esempio la crisi sanitaria del 2020, in cui OVHcloud non ha dovuto affrontare quei problemi di esaurimento delle scorte che hanno colpito parecchi player del settore.

Inoltre, i prodotti OVHcloud si basano su tecnologie open-source aperte e reversibili e sugli standard di mercato. Queste piattaforme rispettano by design la sovranità dei dati dei clienti e sono gestite da OVHcloud end to end, senza l’intervento di esterni. OVHcloud garantisce che le software house che gestiscono i componenti tecnologici delle proprie soluzioni offrano garanzie di sovranità.

Attraverso questa vision e questo modello industriale, OVHcloud intende contribuire alla sfida che l’Europa deve affrontare: riappropriarsi di un ruolo guida sulla propria regolamentazione dei dati e sui principi di governance, così da affermare la propria leadership nel settore dell’economia incentrata sui dati.

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